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Ho scritto a Brunetta

Mi è costato un po’, ma era necessario.

Ieri ho ricevuto questa mail, inviatami da un altro socio di Banca Popolare Etica:

Cari soci di Banca Etica,

l’azionariato popolare diffuso, che rappresenta il tessuto vitale della nostra organizzazione è in grave difficoltà a causa di una norma, introdotta con la manovra Salva Italia del dicembre 2011, che applica l’imposta di bollo su tutti i depositi titoli, eliminando l’esenzione, fino ad allora prevista, per le somme sotto i mille euro.

Migliaia di soci di Banca Etica partecipano al capitale sociale di questa esperienza di democrazia economica con somme ridotte. Banca Etica fino a oggi ha pagato il bollo per conto dei piccoli risparmiatori, ma con la nuova imposta di 34 euro l’esborso per Banca Etica sarebbe troppo oneroso (circa 1 milione di euro l’anno). Nel corso del 2012 ci siamo adoperati per ottenere una modifica della norma, ma tutti gli emendamenti presentati da Deputati e Senatori, idealmente vicini a Banca Etica, sono stati respinti dal Governo.Oggi torniamo alla carica in occasione dell’approvazione della legge di stabilità e abbiamo bisogno del vostro aiuto per inviare ai componenti della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati l’appello sotto riportato.

Seguiva l’appello, che vi farò leggere fra un attimo. Prima però vorrei rivolgermi idealmente al mio amico e compare Andrea Assorgia, che nel luglio 2011, in una situazione simile (in quell’occasione i piccoli azionisti furono salvati da un emendamento) mi fece notare che è sempre meglio tassare i patrimoni che il lavoro. Ovviamente Andrea – che fa l’imprenditore, eh, non è un impiegato pubblico fannullone come me –  ha ragione, ma il fatto è che tasse come le imposte di bollo (e – diciamolo – anche l’aumento dell’IVA) sono per loro natura regressive, e colpiscono i piccoli molto più dei grandi (per i quali, immagino, 34 euro non sono un problema). Per questo mi sono sentito di spedire questa mail ai componenti della V Commissione della Camera dei Deputati, fra i quali, appunto, Renato Brunetta.

OGGETTO: Esentiamo dall’imposta di bollo i piccoli investimenti fino a 1.000 € – Salviamo l’azionariato popolare diffuso

Onorevole Deputato,

con la legge di stabilità che la Commissione Bilancio della Camera si accinge ad approvare, Le chiediamo di modificare la norma che impone l’imposta di bollo a tutti i depositi titoli anche di modesta entità, eliminando l’esenzione fino a 1000 euro, in vigore fino alla legge n. 214 del 22 dicembre 2011.

La reintroduzione di una franchigia è necessaria per salvaguardare l’azionariato diffuso e popolare che è alla base delle più significative esperienze di democrazia economica, tra cui quella di Banca Etica a cui io stesso aderisco.

Noi di Banca Etica non protestiamo contro ogni nuova tassa, da sempre ci battiamo contro l’evasione fiscale ( ad esempio la Banca non ha accettato i capitali rientrati con lo scudo fiscale) e da anni chiediamo una tassa sulla transazioni finanziarie, la così detta Tobin Tax che finalmente sta per entrare in vigore in Europa. Tale tassa può davvero aiutare la frenare la speculazione finanziaria che ha messo in grave difficoltà il nostro Paese, inoltre può produrre un gettito da utilizzare per rilanciare le politiche di welfare e di cooperazione.

Il bollo di 34 euro anche per i piccolissimi investimenti è invece un balzello iniquo che ostacola la partecipazione e scoraggia i piccoli risparmiatori.

Con viva cordialità

Roberto Sedda
referente dei soci dell’Area Centro Italia
Banca Popolare Etica

Ovviamente, se mi sono sentito  di mandarla io, questa mail, mi sento di chiederlo anche a voi. Basta che copiate il testo che ho inviato io e lo mandiate ai deputati che riporto qui sotto (le mail sono quelle indicate sul sito della Camera). Se poi volete, e magari segnalate questa cosa ai vostri contatti invitandoli a fare altrettanto non fate per niente male, è chiaro! E un grazie, di cuore.

Dimenticavo: dopo l’8 novembre la cosa diventa inutile, quindi sbrigatevi.

giorgetti_g@camera.it, baretta_p@camera.it, marinello_g@camera.it, occhiuto_r@camera.it, marchi_m@camera.it, marsilio_m@camera.it, alfano_g@camera.it, aracu_s@camera.it, armosino_m@camera.it, baccini_m@camera.it, bitonci_m@camera.it, boccia_f@camera.it, borghesi_a@camera.it, r.brunetta@camera.it, calgaro_m@camera.it, calvisi_g@camera.it, cambursano_r@camera.it, capodicasa_a@camera.it, catone_g@camera.it, ceroni_r@camera.it, ciccanti_a@camera.it, commercio_r@camera.it, corsaro_m@camera.it, crosetto_g@camera.it, damico_c@camera.it, demicheli_p@camera.it, duilio_e@camera.it, fallica_g@camera.it, fitto_r@camera.it, genovese_f@camera.it, giorgetti_a@camera.it, girlanda_r@camera.it, lopresti_a@camera.it, mantovano_a@camera.it, marini_c@camera.it, marmo_r@camera.it, misiani_a@camera.it, moroni_c@camera.it, mura_s@camera.it, nannicini_r@camera.it, polledri@camera.it, rubinato_s@camera.it, sereni_m@camera.it, simonetti_r@camera.it, tabacci_b@camera.it, toccafondi_g@camera.it, traversa_m@camera.it, ventura_m@camera.it, verducci_f@camera.it

 

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4 pensieri riguardo “Ho scritto a Brunetta

  • Andrea Assorgia

    Ovviamente quando ho detto di preferire ke tasse sul patrimonio piuttosto che sul lavoro non intendevo questo. Mille euro non sono nemmeno un patrimonio. Comunque, in linea di principio, rimango del mio avviso.

    Rispondi
    • Ma io penso che hai ragione, ti chiedo scusa se non si capiva. Mi giustificavo in anticipo, perché, appunto, mille euro non sono un patrimonio 😉

      Rispondi
  • Da linee interne della Banca mi mandano questa risposta, che pubblico, sia perché dimostra un “lato umano” dei lavori parlamentari, sia perché indica qualche problemino nelle campagne di comunicazione e pressione della Banca, e infine perché un po’ camba i termini della questione 😉


    Testo della risposta di Baretta ai sottoscrittori dell’appello:

    Caro signor xxxxxxxxxxx,
    Il tema da Lei sollevato è condivisibile ed è stato presentato dal Partito Democratico un emendamento in proposito.
    Sarà comunque necessario trovare le risorse che coprano il mancato gettito e superare le resistenze al superamento del limite dei mille euro, per il timore che, una volta allentato il principio, ci si allarghi troppo.
    Proprio perché condivido il problema e sono un estimatore di Banca Etica (alla quale io stesso aderisco), mi permetto, però, di osservare che non è detto che si raggiunga un maggior consenso verso la propria causa (anzi, il contrario!) intasando con centinaia di mail tutte uguali le caselle di posta, impedendo un normale svolgimento del lavoro (perché bene o male anche noi lavoriamo e, come è comprensibile, molto con le mail).
    Non sarebbe stato più efficace, anche in termini di pressione, inviarne poche, ma sottoscritte da molti?
    La ringrazio, comunque, di avermi scritto e conti sul nostro impegno.
    Cordialmente,
    Pier Paolo Baretta
    —————————
    On. Pier Paolo Baretta
    Partito Democratico
    Capogruppo in V Commissione Bilancio

    Rispondi
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