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Un tweet di troppo

Non possono licenziarmi per qualcosa che ho detto da ubriaca, vero?
Non possono licenziarmi per qualcosa che ho detto da ubriaca, vero?

L’articolo che segue è stato pubblicato dal New York Times nei giorni scorsi. Parla di social, di modi di esprimere se stessi sulla rete, di stupidità, di campagne d’odio mascherate da giustizia, di politicamente corretto e dell’influenza molto concreta che tutto ciò può avere sulla vita delle persone: non potevo non tradurlo!

L’autore dell’articolo è è Jon Ronson. Le immagini a commento sono prese dalla rete. Parte dell’articolo ruota sul concetto di shaming, un verbo inglese che deriva da shame, “vergogna”, e che ho tradotto con “mettere alla gogna” o espressioni simili.

Dell’argomento ha parlato anche Il Post, parafrasando parte dell’articolo originale e aggiungendo la precisazione, che io non avevo colto, che si tratta di una capitolo in anteprima di un libro di Ronson in corso di pubblicazione.

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