La signora March non vuole che le figlie si divertano
Di Piccole donne ho già parlato (tra l’altro male) in occasioni precedenti, quindi non vorrei fare tanti commenti alla puntata di Oggi parliamo di libri in cui ho presentato il romanzo.
Se avete letto il vecchio articolo noterete che ho un po’ fatto le acrobazie durante la puntata per non far trasparire troppo la mia avversione e credo che, alla fine, sia venuta fuori una puntata abbastanza equilibrata, anche se forse un po’ anodina.
Casomai non ho approfondito troppo il tema del catalogo delle storie d’amore presenti nel libro, e anzi non ho davvero parlato di storie d’amore, se non di quella fra Jo e il suo professore. Secondo me in realtà andrebbe ripresa con più attenzione la relazione fra Laurie e Amy, che è anche quella più interessante da un punto di vista sentimentale: non ci vedrei male uno di quegli spin off volti a presentare in maniera innovativa storie già arcinote e fra l’altro Amy è anche il personaggio di gran lunga più sfaccettato del libro e che meriterebbe che le venga tolta quella patina moralistica di cui la Alcott l’ha ricoperta. Ma in ogni caso in trasmissione il tempo era tiranno e poi, francamente, credo che rispetto a una rilettura di Piccole donne io ho già dato e per il momento passo volentieri, grazie.
Il brano musicale usato come pausa mi piace molto e lo trovo molto appropriato.
Ma la mia amica Vania Statzu (approfitto per ringraziarla) me ne aveva suggerito un altro, che vi propongo.
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