Cattivo anno per le società tecnologiche
Ho trovato casualmente su Business Insider un articolo intitolato I maggiori scandali tecnologici del 2016. Non vale forse la pena di tradurlo integralmente, ma l’elenco in sé merita di essere letto perché spinge a diverse riflessioni, sia sulla qualità delle società del settore (che spesso nel dibattito culturale ed economico sono additate a modello) sia in generale per chiedersi, diciamo, dove va il mondo.
L’articolo originale ha una serie di link con le fonti giornalistiche utilizzate per ogni questione. Ovviamente era un modo astutissimo per riproporre una serie di altri articoli di Business Insider: io ho sostituito con altre fonti, possibilmente italiane (per i link originali quindi andate all’articolo completo).
Detto questo, la lista è:
- [Febbraio] L’amministratore delegato di Zenefits, una startup che si occupa di risorse umane, è rimosso dall’incarico: sotto la sua guida la società vendeva polizze assicurative pur non essendo abilitata (ha poi risolto extragiudizialmente la grana con pagamenti a diversi Stati americani). L’amministratore delegato è stato cacciato l’8 febbraio. Il 26 febbraio il nuovo amministratore delegato ha licenziato il 17% del personale e a giugno ne ha licenziato un altro 9%; un altro 10% è andato via con buonuscite varie (il personale era noto per fare sesso e ubriacarsi sulle scale del palazzo). Attualmente l’amministratore delegato sta pensando di andare a lavorare per il governo Trump.
- [Febbraio] Una dipendente di Yelp scrive una lettera aperta al suo amministratore delegato lamentando di non essere pagata abbastanza per sopravvivere. Due ore dopo è licenziata: va detto che l’azienda dice che la cosa è del tutto scollegata dalla sua lettera.
- [Marzo] Hulk Hogan, il campione di wrestling, vince una causa milionaria (e forse un tantino vendicativa) contro il sito di informazione leggera Gawker, che aveva messo on line un video hard nel quale lo si vedeva con la moglie di un amico. In seguito alla perdita economica, Gawker è fallito ma non è andato via: l’ha comprato un’altra società, la stessa che ha anche acquistato The Onion.
- [Marzo] Alla Game Developers Conference la divisione della Microsoft che si occupa di Xbox dà una festa nella quale sono presenti cubiste (poco) vestite da ninfette liceali. Segue l’immancabile polemica sul sessismo e l’immancabile condanna da parte del management.
- [Aprile] Ancora nell’autunno del 2015 la Theranos era una delle startup di maggior successo e prometteva test clinici innovativi a e maneggevoli a un prezzo estremamente contenuto. Poi si è scoperto che dei 240 esami pubblicizzati solo una parte era svolta con la nuova tecnologia e la bolla è esplosa. Ad aprile 2016 la società è sotto inchiesta da parte di diverse agenzie di regolamentazione statunitensi, a luglio all’amministratrice della società Elizabeth Holmes, che stava in tutte le classifiche mondiali delle persone più influenti e su tutte le TV, è stato vietato di dirigere laboratori per due anni e fronteggia una serie di cause di risarcimento miliardarie: in Italia racconta molto bene tutta la storia Matteo Bordone su Internazionale.
- [Aprile] Nello slang americano “420” sarebbe un nome in codice per la marijuana: e “4/20” vuol dire 20 aprile. Per festeggiare la ricorrenza Snapchat lancia un filtro che permette di farsi selfie nei quali si risulta avere i dreadlock e la pelle scura. Come Bob Marley, pensa un po’, che evidentemente se ne intendeva. Seguono le immancabili polemiche sul razzismo ma in questo caso la società non si scusa (o almeno non troppo).
- [Maggio] Una Tesla con pilota automatico ha un incidente mortale. La società ha più tardi dichiarato che il problema non era il pilota automatico ma i freni.
- [Luglio] Hyperloop One è una startup che si propone di costruire un sistema ferroviario avveniristico capace di velocità intorno a Mach1. Ma a luglio i vertici si dividono in una lotta intestina che vede da una parte il presidente, il fratello e responsabile degli affari legali, il vice presidente e l’amministratore delegato contro il cofondatore e responsabile tecnico, il viceresponsabile degli affari legali, il vicedirettore degli affari finanziari e il capo dello sviluppo commerciale. Durante le polemiche girano epiteti come boia e banda dei quattro e ci si accusa di avere falsificato l’account Twitter altrui per diffondere materiale pornografico. A settembre la causa è risolta in via confidenziale fuori dell’aula.
- [Agosto] C’è al mondo una maionese senza uova che si chiama, chissà perché, Just Mayo. A agosto si scopre che l’azienda incaricava i propri dipendenti di comprare la propria stessa merce (o di telefonare ai negozi chiedendo se ce l’avevano) e la giustificazione del “controllo qualità” sembra debole. La cosa suscita l’attenzione delle autorità di vigilanza perché potrebbe avere influenzato la scelta dei finanziatori di capitalizzare l’impresa, d’altra parte nelle polemiche precedenti che l’hanno vista coinvolta la Hampton Creek ne è sempre uscita vincente, anche quando ad accusarla erano, scommetto che indovinate, ex dipendenti.
- [Agosto] L’Unione Europea dichiara che la Apple deve risarcire 13 miliardi di euro di tasse arretrate. Pochi giorni fa la Apple ha annunciato ricorso: forse ritengono di avere il dovere morale di pagare meno tasse possibili.
- [Agosto] Cominciano a esplodere le batterie del nuovo Galaxy Note 7. Poi esplodono anche i sostituti.
- [Agosto] L’incubatore di imprese Rothenberg Ventures va incontro a una serie di torbidi, durante i quali un buon numero di dirigenti e poi di impiegati ha lestamente abbandonato la nave, accusando il proprietario di spendere e spandere e di preoccuparsi più della vita scintillante (la sua) che della salute della società. Alla fine il proprietario (Rothenberg, appunto) ha licenziato tutti tranne il suo avvocato e ha cambiato nome alla società in Frontier Technology Venture Capital. Come al solito le agenzie di vigilanza e regolamentazione indagano. La storia è raccontata in due ottimi articoli, su TechCrunch e BackChannel.
- [Agosto] Con tutta la buona volontà, non riesco a far entrare in un elenco di scandali la decisione della Apple di non inserire più negli iPhone la presa per le cuffiette. Però forse questo è più un elenco di controversie, e anche in questo caso la controversia c’è stata, eccome se c’è stata.
- [Settembre] John Greathouse, un noto investitore in società innovative, scrive un editoriale per il Wall Street Journal sul come le donne potrebbero migliorare la loro presenza nell’industria. Il suo suggerimento: firmatevi con le sole iniziali così non si capisce che siete donne e non fate subito brutta impressione. Seguono le solite polemiche sul sessismo e le scuse da parte di Greathouse.
- [Settembre] A Yahoo vengono sottratti i dati personali di 500 milioni di utenti. E qualche giorno fa gli utenti i cui dati sono stati violati salgono a un miliardo, in un attacco simile ma distinto. Viene suggerito di cambiare la passwordi: peraltro il furto sembrerebbe essere del 2014, quindi campa cavallo.
- [Ottobre] Soylent è un’azienda che vende delle robe, tipo beveroni o barrette, che sostituiscono il pasto normale. L’ultimo nato fra questi prodotti fa stare male. Molto male: nei forum gli utenti discutono educatamente se hanno avuto o meno la diarrea o solo il vomito per alcune ore.
- [Ottobre] Si diffonde la malattia del tocco fra gli iPhone. Non è una roba pericolosa: semplicemente lo schermo del telefono si blocca e smette di funzionare. A novembre la Apple ha offerto un sistema di riparazione a prezzi scontati per quei telefoni già fuori della garanzia.
- [Ottobre] Il 21 ottobre una società sconosciuta al grande pubblico di nome Dyn subisce un attacco hacker che compromette il funzionamento dei suoi server. Il problema è che la Dyn offre un piccolo, sconosciuto ma essenziale servizio a gran parte della rete. Di conseguenza cadono uno dopo l’altro Amazon, Spotify, Netflix, e Twitter. Per il momento non è chiaro chi sia dietro l’attacco, ma una ipotesi è già chiara: forse c’entra il vostro frigorifero.
- [Ottobre] L’innovativa Magic Leap si trova presa al centro di una controversia che vede, scommetto che indovinate, degli ex dipendenti fare causa alla società e la società fare causa a sua volta. Il tutto viene risolto fuori dell’aula di tribunale, con un accordo.
- [Novembre] Una parte dei commentatori attribuiscono parte della vittoria di Donald Trump alla diffusione di bufale via Facebook. Dopo un po’ di iniziale incredulità una sparatoria a Washington spinge Zuckerberg a promettere di migliorare la qualità delle notizie diffuse sul suo social network.
- [Novembre] L’amministratore delegato di Reddit si mette a trollare i sostenitori di Donald Trump. Per farlo abusa dei suoi privilegi di amministratore della piattaforma. Seguono le solite polemiche sulla libertà di parola e alla fine l’amministratore si deve scusare.
- [Novembre] Già in altri tempi si è parlato di condizioni di lavoro non ottimali ad Amazon. Il tema ritorna in evidenza dopo che un dipendente si lancia dal dodicesimo piano della sede aziendale di Seattle: aveva chiesto di cambiare sezione di lavoro e invece gli sembrava che si approssimasse il licenziamento.