Otto grandi canzoni su Gesù
Ieri pomeriggio sono stato intervistato da Vito Biolchini per Extralive! a proposito di Banca Etica (magari ne parlerò meglio più tardi, quando viene pubblicato il podcast) e mi sono ricordato dell’unico altro contatto da me avuto con Vito, quando ho portato la sarfata di rito a Buongiorno Cagliari (allora su Radiopress) per acquisire il diritto a far trasmettere la mia playlist di riferimento.
Essendo un noioso papista decisi di selezionare otto grandi canzoni (rock, ovviamente, parliamo di Radiopress, non di Radio Maria) tutte dedicate a Gesù: durante la ricerca scoprii anche dei pezzi di cui non mi ricordavo, e ho conservato (religiosamente, è il caso di dirlo) la playlist per usi futuri. Dopo la trasmissione me la sono andata a ricercare, e ve la propongo tutta di fila.
La playlist
1 – Jesus, Queen
Volevo partire un po’ col botto e i Queen mi parevano sufficienti per dissipare alcune possibili diffidenze (è antica consuetudine per gli ascoltatori di Buongiorno Cagliari scrivere immediatamente: «Questa playlist fa schifo!» giusto alle prime battute del primo brano).
Wikipedia dichiara che il brano fu scritto da Freddie Mercury con intenti canzonatori: ai tempi non lo sapevo, ma lessi il testo e come non mi parve allora, non mi pare neppure adesso.
2 – Heaven on their minds, Rice/Lloyd Webber
Jesus Christ Superstar. Non dico altro: quando ero giovanissimo in Azione Cattolica ciascuno di noi lo sapeva a memoria, e le mattine d’estate in cui non si andava al mare si andava a casa mia, che avevo uno stereo figo, e si metteva il doppio album tutto di filato, per cantarlo senza interruzione.
L’ho messo per secondo perché musicalmente secondo me si sposava bene coi Queen, e il testo dubitativo di Giuda rimaneva sulla stessa scia del primo brano.
Jesus Christ è presente nella selezione con due pezzi, questo e Simon Zealotes, più sotto.
3 – One of us, Joan Osborne
Non mi ricordo all’epoca chi mi suggerì questo pezzo, che trovo bellissimo, forse Claudia Rege Cambrin, cameriera ufficiale della Locanda delle Arti Fantastiche.
«Come sarebbe se Dio fosse uno di noi?», ovviamente Dio è uno di noi (si è fatto uno di noi) ma non è questa la questione, è che il testo è una bella domanda, che tutti dovrebbero porsi.
Eugenio Finardi ne ha fatto una cover in italiano, Uno di noi.
4 – The rebel Jesus, Jackson Browne
Anche questa canzone mi è stata suggerita a suo tempo, ma ormai non ricordo più da chi: credo sia una delle più belle della selezione, con la sua aria ingannevolmente celtica e un testo natalizio per niente stucchevole.
Certo, c’è un bel po’ di mestiere, ma rimane un grandissimo pezzo.
5 – Simon Zealotes, Rice/Lloyd Webber
Dopo la pausa, ancora Jesus Christ (nel caso non si fosse capito come stavano le cose!). Il pezzo di Simone Zelota mi è sempre piaciuto molto, anche se non è fra i più noti del musical.
Lo spezzone qui sopra contiene anche un altro brano, Poor Jerusalem: prendetelo come un bonus!
6 – Christ for President, Wilco
L’autore di questo pezzo è Woody Guthrie, forse il più grande folksinger americano, nonché un sindacalista e un campione del popolo, con la sua chitarra ammazza-fascisti, e la canzone ha un forte sapore politico.
Il testo venne scoperto postumo e inciso da Billy Bragg e Wilco. La versione che vi ho proposto è del solo Wilco. Se volete c’è un altro pezzo di Guthrie su Gesù, in cui è possiible ascoltare la sua voce originale.
7 – I’m not Jesus, Ramones
Ok, diciamocelo: a questo punto mi ero un po’ perso, e il filo musicale e di contenuto che mi aveva accompagnato per i primi cinque pezzi si era un po’ sfilacciato.
Per compensare il tono country di Christ for President voelvo qualcosa di più duro, e ho trovato questo pezzo dei Ramones, peraltro di grande impatto: ma riascoltandolo non lega con il resto della playlist e il testo non mi piace – nessuno degli altri brani è “ortodosso” ma la domanda religiosa, o semplicemente di senso, che pongono è diversa.
Ma comunque, che energia!
8 – Jesus was an only son, Bruce Springsteen
E col boss e questa bella ballata, che riprende il filo dove lo aveva lasciato il brano della Osborne, si conclude la playlist.
Purtroppo non sono stata io a farti conoscere One of us. Ne sono certa perché la sento nominare oggi per la prima volta. Così sei tu a farla a conoscere a me e non viceversa.
Interessante playlist, peccato che sono al lavoro e non posso ascoltarla. Stasera 🙂
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