Sfregi
Ho visto oggi en passant un certo stracciarsi le vesti (presumibilmente nere, sotto il doppiopetto gessato) per una manifestazione anarchica in favore di Cospito all’Altare della Patria.
L’agitarsi di Crosetto e La Russa mi ha, come suol dirsi, sbloccato un ricordo, perché anch’io sono andato a manifestare all’Altare della Patria, nella stressa occasione della mia piccola congiura contro Spadolini e la Caritas di cui ho raccontato anni fa.
Nella stessa occasione andammo con gli altri obiettori Caritas e un po’ di altri pacifisti davanti all’Altare della Patria, srotolammo uno striscione con scritto Dormi in pace, non ripeteremo gli errori del passato, gridammo lo stesso slogan un paio di volte, mantenemmo il presidio per un po’ di tempo e poi la cosa, sostanzialmente, finì lì. Eravamo quattro gatti, non so se si è capito, letteralmente attorniati dalla DIGOS guidata da un tizio dall’aspetto molto dannunziano che mi è capitato di vedere in altre manifestazioni; non credo, peraltro, che si presero nemmeno la briga di identificarci. Un paio di turisti passando ci fotografarono, cosa che probabilmente non contribuì al miglioramento dell’immagine dell’Italia nel mondo.
Ripensandoci, e pensando all’indignazione di oggi, direi che la manifestazione di oggi magari prende la situazione un po’ più per il bavero della giacca (L’Italia tortura è abbastanza diretto) ma il nostro era un attacco molto più diretto, esattamente al tema dell’avere un sacrario dedicato a un poveretto fatto a pezzi dalla mitraglia sui monti di Trento e su quello che questo non deve significare e quindi, senza dubbio, se oggi è sfregio anche io ne sono stato colpevole in passato e francamente, pensando a come passò liscia la cosa all’epoca, e alla lotta al coltello che invece si teneva nei retrobottega, quella di oggi mi sembra davvero vuota retorica – che poi segni punti coi benpensanti, questo fa parete delle regole del gioco (a me pare, peraltro, un approccio molto difensivo, che vuol dire che la manifestazione, invece, ha segnato il punto).
