Luoghi cari al cuore
Ieri sono andato per questioni di Banca Etica a Porto Torres. Finito quel che dovevo fare risalgo in macchina e vedo l’indicazione: Stintino. Ventiquattro chilometri.
Siccome ne faccio già quasi cinquecento in una sola serata penso che una cinquantina in più cosa vuoi che sia e quindi giro a destra invece che per Cagliari. Metto a palla il CD di antologia rock e vado.
Sono stato in vacanza a Stintino per qualche estate da ragazzino. Mia mamma, Enrica, i nonni e milioni di nostri zii e cugini del ramo Berlinguer invece ci hanno direttamente passato tutta una vita, quindi Stintino è un luogo del quale ho sentito parlare continuamente, nel quale sono ambientati moltissimi aneddoti di vita familiare e insomma è un luogo simbolo della nostra storia familiare.
Perciò mentre sto entrando in paese (irriconoscibile rispetto alla mia ultima volta, trent’anni fa, peraltro), prendo il telefono e chiamo mia sorella.
«Ciao, Iole, indovina dove sono?»
«E dove sei?»
«Un luogo caro al cuore della nostra famiglia»
«La Pizzetta d’oro?»
Ah-ah, penso, non ci siamo.
«Un po’ più lontano, magari?»
«Chez les negres?»
E niente. Lo capite perché in questa famiglia non riuscirò mai a dimagrire?
P.S. Che poi, come ho insegnato alle mie nipoti, io non sono grasso. Solo un po’ robusto.
e anche un po’ goloso e indeciso su come vedere la robustezza 🙂
😉
Mi ricorda Iole che quando poi le ho spiegato che ero a Stintino mi ha detto: «Ah, quindi vai a mangiare le creme bruciate in pasticceria?». E quindi, niente. Non ce la posso fare.