Una modesta proposta
Secondo me sarebbe opportuno che ogni partito politico dovesse avere, per legge, un proprio dipendente addetto alle funzioni di Visitatore.
Costui o costei dovrebbe essere bello, alto e imponente e particolarmente telegenico. Vestito obbligatoriamente con la livrea immediatamente riconoscibile del proprio partito e accompagnato da apposito gonfalone, dovrebbe obbligatoriamente presenziare a tutte le cerimonie funebri o funerali di Stato, visitare ospedali dove siano ricoverati i feriti delle disgrazie e calamità che avvengano nonché i servitori dello Stato ferirti dell’adempimento del dovere, portare la propria solidarietà alle famiglie dei suddetti servitori che fossero dovuti soccombere alle ferite, recarsi a meditare sui luoghi di ogni sciagura nonché di ogni passata tragedia storica, andare a trovare i parenti di persone morte in occasioni che hanno colpito la coscienza del Paese o di altri le cui difficoltà occupino le prima pagine dei giornali, controllare di persona le condizioni di persone in disagio che siano poste nelle cure dello Stato, l’andamento dei soccorsi di ragazzini perduti nelle grotte in luoghi remoti e così via. Radi viaggi all’estero dovrebbero essere dedicati alla visita di militari italiani detenuti da autorità di altri Stati.
La domenica il Visitatore dovrebbe, per riposarsi e distrarsi e secondo una rigida turnazione priva di favoritismi, pranzare o cenare con sportivi famosi, scienziati illustri e altri Italiani il cui ingegno e le cui imprese diano lustro al Paese, mentre il venerdì dovrebbe – previo accordo col Papa per evitare di sovrapporsi – fare telefonate inaspettate a vecchiette che hanno scritto ai giornali perché gli è morto il gatto, a orfani che abbiano rivolto strazianti appelli per la restituzione di un balocco perduto o a ragazzini che abbiano eroicamente tratto le sorelline dalle grinfie di orsi selvaggi.
Al Visitatore andrebbe assegnato un team altamente specializzato che si occupi di rispondere a suo nome, solidalmente e benevolmente, alle mail e lettere con richieste di attenzione che inevitabilmente arriveranno, nonché firmare petizioni e documenti, soprattutto su Change.org, segnalare su apposite pagine social ogni situazione bisognosa della solidarietà dei cittadini e versare modesti contributi, ma dall’alto valore simbolico, a favore delle varie raccolte di fondi benefici, sempre dello stesso importo e senza alcuna preferenza per l’uno o per l’altro.
I benefici per il Paese di una simile legislazione sono evidenti: terminerebbe così l’oscena conta di chi è andato a trovare chi, chi è solidale con quello e non con quell’altro.