C’è un gallo verde sul campanile
Ieri ero a un incontro di Fedi e finanza: a Verona, ospiti della Chiesa ortodossa rumena nella nuova bellissima chiesa vicino alla stazione, un’esperienza divertente – anche per la presenza, in contemporanea, di centinaia di sacerdoti ortodossi di tutto il nord Italia – della quale magari parlerò un’altra volta.
Nell’occasione ho scoperto un interessante movimento, detto del gallo verde, che interessa le comunità della Riforma. Il “gallo” in questione è il segnavento che in molte chiese tedesche e in generale nel nord sta in cima al campanile delle chiese protestanti: il gallo canta la Resurrezione, quindi la sua presenza è simbolica, non puramente utilitaristica.
Nel caso in questione è verde perché… è verde, cioè è ecologico. È il simbolo di una consapevolezza ambientale della comunità, all’interno di quel movimento interconfessionale legato al tema della salvaguardia del creato.
In realtà le comunità (soprattutto tedesche) che fanno questo percorso di consapevolezza e si ritrovano nel movimento del gallo verde non è che dipingono di verde il gallo del campanile (cioè, boh, non lo so, ma immagino di no!) ma fanno una cosa davvero interessante: si certificano.
Hanno scelto uno standard europeo, quello EMAS III, una certificazione ambientale usata anche da molte aziende, fanno tutte le procedure, si fanno controllare periodicamente e così via: se qualcuno lavora in una azienda – o una amministrazione pubblica – che ha conseguito una qualche certificazione di qualunque tipo sa di cosa sto parlando.
In Italia il movimento si sta diffondendo – sarebbe una bella sfida per molte parrocchie cattoliche, davvero – e certamente ha conseguito la certificazione la comunità Valdese di Milano, che dedica alla cosa un sito davvero interessante, nel quale il percorso è descritto ampiamente anche dal punto di vista tecnico (fa un certo effetto leggere, nella dichiarazione ambientale prodotta per l’ente certificatore, che al classico bilancio ambientale e all’elenco di lampadine a basso consumo da installare o di metodi per eliminare la carta sia premessa una sezione che inizia con Linee guida teologiche).
Dal sito ripropongo volentieri la Confessione di fede (ho fatto minimi aggiustamenti grafici):
CREDIAMO IN DIO,
così come ci viene testimoniato dai Salmi, dove leggiamo:
«Al Signore appartiene la terra e tutto quel che è in essa, il mondo e i suoi abitanti», e poi «Quanto sono numerose le tue opere, Signore, tu le hai fatte tutte con sapienza; la Terra è piena delle tue ricchezze».
CREDIAMO IN DIO,
che ama l’umanità e che parlando di essa ha dichiarato:
«Tu l’ hai fatta dominare sulle opere delle tue mani, hai posto ogni cosa sotto i suoi piedi».
CREDIAMO IN DIO,
che attraverso la sua Parola afferma che la Creazione gli appartiene e che essa è simbolo della sua gloria.
CREDIAMO IN DIO,
che ci sollecita a tenere con cura la sua creazione come suoi amministratori e amministratrici.
CREDIAMO IN DIO,
nonostante l’umanità non comprenda il ruolo che le è stato affidato e trascura oggi, più che mai, l’etica ambientale, diventando colpevole dell’impatto che il suo stile di vita ha sull’ambiente globale e sulla vita di altri fratelli e sorelle che condividono il pianeta.
CREDIAMO IN DIO,
sapendo che il suo comando a dominare la Terra non sia una licenza a sfruttare in maniera irragionevole la Madre Terra, ma una responsabilità speciale che ci chiama ad amministrare con cura ed amore il dono che ci è stato fatto, attraverso quella creazione della quale lui stesso si è fatto servitore.
INVOCHIAMO L’AIUTO DEL SIGNORE,
per imparare ad agire al meglio delle nostre possibilità per conservare e condividere le risorse che ci ha donato.