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Il vecchio Alex nella friendzone?

Jack Frusciante è uscito dal gruppo a Oggi parliamo di libri

Disastri musicali

Quando ascolterete la puntata che ho dedicato a Jack Frusciante su Oggi parliamo di libri noterete che a un certo punto arriva il momento della pausa musicale.

Allora.

Si potevano scegliere tanti brani. Inizialmente avevo pensato a Cara ti amo di Elio e le Storie Tese, ma voleva dire sottolineare troppo un tema che tutto sommato non trovo centrale nel romanzo, e l’ho scartato.

Ma c’erano altre scelte ovvie, per esempio un brano qualunque dei Red Hot Chili Peppers o di qualcuno degli altri gruppi dei quali i protagonisti parlano continuamente.

Invece ho scelto di sottolineare la qualità generazionale del romanzo e perciò abbiamo utilizzato Coccodrilli di Samuele Bersani, che è uscita quasi nello stesso anno di Jack Frusciante e mi sembrava un po’ richiamare alcune delle atmosfere dell’epoca, una caratteristica della quale adesso, a un riascolto, non sono proprio del tutto convinto.

E poi ho detto che Bersani era bolognese. Alla fine della puntata mi è venuto il dubbio e ho controllato.

È di Rimini.

E comunque ho tirato un sospiro di sollievo. Poteva andare peggio: credevo fosse di Modena.

Sentimentalismo esasperato

Mi rendo conto adesso che si poteva istituire un collegamento ideale fra la puntata precedente e questa facendo riferimento al tema del sentimentalismo che è tipico dell’età degli adolescenti e che ne L’estate dei segreti perduti è sparso a piene mani mentre in Jack Frusciante va a costituire l’ossatura che tiene in piedi il libro, utilizzato da Brizzi con una misura davvero felice.

Credo che in un romanzo che certo è molto datato ma che sembra comunque invecchiare bene questo senso della misura sia uno degli elementi che lo rende ancora interessante: un suggerire sentimenti e struggimenti per i quali tutti siamo passati e che possiamo riconoscere senza però strafare alla ricerca del facile effettaccio.

Non proprio una storia d’amore

Sul momento, comunque, la possibilità del collegamento mi è sfuggita. L’omissione non è particolarmente grave, probabilmente; più discutibile il fatto che abbia molto insistito sulla storia d’amore fra Alex e Aidi quando, in realtà, le cose non stanno proprio così, tanto più che in fondo il punto di vista di Aidi non ci viene mai esattamente presentato.

Jack Frusciante non è tanto la storia di un rapporto amoroso, quando di (un pezzo di) una educazione sentimentale, quella di Alex, e di quella fase che tanti di noi (spero per voi) hanno provato: l’amore per una ragazza irraggiungibile sublimato dentro mille altre cose, come è normale nella vita tumultuosa dei diciassette anni; nemmeno la storia di un’amicizia quanto di un puzzle sentimentale che non sai bene come comporre perché ti rimane sempre un pezzo in mano e che perciò cerchi di risolvere alla bell’e meglio, così come puoi.

In questo senso l’inserimento di Jack Frusciante è anomalo, in un ciclo di puntate sulle storie d’amore (un altro collegamento con la puntata precedente). D’altra parte non so, se volessimo essere precisi, quanti degli altri romanzi passerebbero lo scrutinio, e comunque non so bene dove si potrebbe porre il confine. Piuttosto mi sembra importante notare quanto su queste cose Brizzi sia esattissimo, quasi chirurgico, e come dentro un libro che al fondo è leggero leggero si possa permettere di dire tutto quel che serve e così chiudere alla perfezione il cerchio della storia.

Due note finali

Stamattina, mentre pensavo al fatto che dovevo caricare la puntata, mi sono detto che in termini di oggi si potrebbe dire che in Jack Frusciante il vecchio Alex viene spietatamente friendzonato. Il che, pensando alla complessità del tessuto sentimentale della storia, dice dell’impoverimento di significato che una serie di termini, come questo specifico, introducono nella sintassi dei rapporti sentimentali, introducendo una meccanicità e ripetitività di significati laddove in realtà i rapporti fra le persone sono molto più mutevoli e profondi. Il discorso da fare sarebbe piuttosto lungo, qui mi limito a segnalarlo.

L’altro tema che lascio ad altra volta è quello a cui ho accennato alla fine della puntata, del destino della storia di Alex e Aidi dopo la fine del libro. Qui mi limito a notare che a una rilettura a distanza di anni il libro appare davvero molto meno rassicurante e consolatorio di come lo interpretarono all’uscita frotte di ragazzine, conquistate da quanto fosse rispettoso e tenero e bravo Alex e, al fondo, rassicurantemente asessuato – secondo un certo modo di leggerlo, che però a mio parere è inesatto.

Che poi probabilmente le ragazzine che sospiravano per Alex adesso sono le matrone che fremono alla lettura proibita delle 50 sfumature, mi sa.

Credits

L’immagine che ho usato per il video fa parte di una collezione di sticker di arredamento, prodotto da Wall Art, da attaccare al muro (ho scoperto con l’occasione che il tema “bicicletta appoggiata al muro” va per la maggiore). Avendo usato l’immagine mi sembra corretto segnalare dove si può acquistare lo sticker.

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