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Nel frattempo…

Avevo promesso che non avrei fatto molti post riassuntivi in cui mettere insieme una marea di link e aggiornamenti, e invece questo è il terzo della serie (cadono tutti sotto la categoria Il web). D’altra parte, come diceva Ippocrate, la vita e breve e la rete molto interconnessa – o giù di lì. Ne approfitto anche per spiegare una o due piccole novità della home page. Quindi…

In prima pagina

Quando ho progettato il sito ho deciso che nel blogroll avrei messo solo collegamenti veri, cioè blog che seguo realmente, diciamo che controllo almeno una volta alla settimana. Non mi piacciono particolarmente blogroll chilometrici e del tutto fittizi, in cui (lo dico? lo dico!) rimane Lara Manni mesi dopo che ha smesso di esistere (ecco, l’ho detto).

Ho anche deciso che avrei messo solo blog di persone che non conosco, che ammetto è una decisione un po’ più strana; in realtà volevo tirarmi fuori dalla eventualità che qualcuno – ammesso che a qualcuno importi – notasse la sua assenza; invece così non metto nessuno e ciccia (ehm, questo post mi renderà certo molto simpatico a tantissima gente, temo).

Però adesso mi è venuta voglia, comunque, di segnalare i blog degli amici; la soluzione che ho trovato è quella di mettere sul fondo della pagina un feed RSS che cambierà periodicamente e in cui di volta in volta comparirà a turno il blog di una persona che conosco bene: non sono consigli veri e propri, e qualche volta saranno anche blog che non amo particolarmente: ma sono i miei amici, la mia gente, e sono solidale con loro. E poi il blog è  mio e ci faccio quel che mi pare, compreso violare le mie stesse regole. Tie’.

Questa settimana cominciamo con Marito alla parmigiana: Mauro Cogoni, che lo conduce, è uno dei miei giocatori abituali e il nostro gruppo ha spesso l’onere e l’onore di consumare i piatti preparati per il blog; in casa Sedda-Loi si predilige uno stile di cucina abbastanza diverso, eppure nonostante questo, o forse proprio per questo, io mi servo sempre due volte.

Nel frattempo, in vista del cinquantesimo anniversario dell’inizio del Concilio Vaticano II l’Azione Cattolica Italiana propone un banner comune per tutti i siti di AC del mondo. Il mio non è un sito di AC, ma io ne faccio parte, ho la fortuna di avere un blog a disposizione e d’altro canto l’occasione di festeggiare una cosa come il cinquantenario del Concilio capita una volta sola nella vita, quindi il banner io l’ho messo (e l’ho fatto mettere anche a ultimotriennio).

Eventi

Chi è interessato alle metodologie partecipative si segni questa data: 27 e 28 novembre. A Milano Poliste organizza un seminario di formazione manageriale sul metaplan, una ottima tecnica di progettazione e gestione della comunicazione nei gruppi di lavoro. Secondo me ne vale veramente la pena: trovate tutte le informazioni qui.

Nel frattempo che aspettate novembre può interessarvi il convegno organizzato dall’Università di Cagliari e dedicato alla Sardegna dei cosiddetti “secoli bui”, dal 700 al 1100. La partecipazione è particolarmente consigliata agli appassionati di cose sarde. In realtà potrebbe essere l’occasione per scoprire che 1) i secoli bui non sono poi così bui e 2) che la, uhm, come dire? cultura accademica della storiografia ufficiale non è proprio impegnata a mistificare la storia della Sardegna. Oppure leggetevi l’ultimo libro sugli Shardana, come preferite.

Il web

Nel gioco di alleanze e separazioni che vede i giganti del digitale replicare con meno inventiva i fasti di Lorenzo il Magnifico e Machiavelli, con l’uscita dell’ultimo iPhone Apple ha sferrato una coltellata a Google sostituendo l’applicazione Mappe di quest’ultima con una propria. Peccato che i due programmi non siano, secondo molti commentatori, esattamente pari: questo articolo di Internazionale indica un piccolo ma significativo esempio.

Nel frattempo in Italia è sbarcato l’HuffingtonPost e come tutti sapete ne sono nate un bel po’ di polemiche. Non è questo blog il posto adatto per commentarle, ma una segnalazione la vorrei fare: un post apparentemente criptico ma in realtà chiarissimo di Gianluca Diegoli, incentrato sul tema del baratto – che andrebbe sempre esplicitato, perché anche se non comporta movimento di denaro è pur sempre una transazione commerciale, e condiziona la libertà e imparzialità dei contenuti proposti. Oppure le cose si fanno in compartecipazione, ma allora decidiamo tutti insieme cosa fare e come. Questo vale anche per Cagliari: e si, sto parlando di social radio e cose simili. Come direbbe Moretti, le parole sono importanti e non è il caso di scomodare il social a tutti i costi.

Geopolitica

Alla lista di posti da cui aspettarsi il peggio si aggiunge l’Africa subsahariana: un articolo di OpenDemocracy spiega perché. Non che quella zona dell’Africa normalmente non abbia i suoi bei problemi in ogni caso, ovviamente.

Sto leggendo in questi giorni Savages, di Don Winslow. È letteratura, ma in Messico la gente muore sul serio. Per ricordarmi, e ricordare a tutti, che il traffico di narcotici attraverso il confine Messico-Stati Uniti ha un costo umano impressionante, segnalo questo interessante articolo.

Nel frattempo in Venezuela Chavez ha vinto le elezioni, che sono state, anche secondo l’opposizione, corrette. Chi vuole approfondire la materia può leggersi il rapporto preelettorale della Fondazione di Jimmy Carter: Sullo stesso sito probabilmente comparirà prossimamente anche il rapporto degli osservatori presenti durante le elezioni.

Nel frattempo l’HuffingtonPost apre con Fiorito: no, per dire…

Finanza etica

In realtà non è vero: in questo momento sulla prima pagina dell’HuffingtonPost uno dei blog in evidenza è quello di Andrea Baranes, Presidente della Fondazione Culturale Responsabilità Etica, che spiega con accuratezza il perché di una tassazione delle transazioni finanziarie. Sull’argomento è intervenuto oggi anche Leonardo Becchetti, economista e Presidente del Comitato Etico di Banca Etica. Le notizie sono buone, una volta tanto: speriamo in bene.

Giochi

Wired ha un bell’articolo su un signore americano che vive nei boschi, si costruisce pezzi della casa con materiale di riciclo e come hobby fabbrica giocattoli. Cioè… giocattoli: robot vagamente inquietanti messi insieme come giganteschi esempi di meccano, usando anche qui materiali di fortuna. Il suo ultimo progetto è un robot alto quattro metri. È chiaro che è folle, dolcemente folle come solo gli amanti dei giochi sanno essere: e io pagherei una fortuna per visitare casa sua e giocare con lui.

Strange days

Il problema dei fake in rete peggiorerà? Secondo GigaOM ci sono ricerche che dicono di si. Perciò sta diventando importante creare meccanismi automatici di difesa: lo stesso GigaOM riporta una serie di risultati, mentre Wired si concentra su una diversa linea di azione. Mah, vedete un po’ voi…

Nel frattempo è lecito chiedersi cosa sta succedendo alla locuzione “ufficiale e gentiluomo”. Il comandante del sottomarino nucleare Pittsburgh è sotto processo per avere… hmmmm, simulato la propria morte per liberarsi di un’amante molto più giovane. La cosa ricorda il caso del comandante della 173ª Brigata Aerotrasportata, sotto processo per truffa, appropriazione di fondi dell’esercito e altro, legato al fatto di avere tentato di mantenere in piedi una storia di bigamia con la figlia di un notabile iracheno. Spirito di Richard Gere, se ci sei batti un colpo.

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